VOLONTARI

Il funzionamento della nostre strutture non si basa sul volontariato.

Sia per le Scuole che per l’Ospedale, il personale necessario è stato scelto tra le persone del posto in modo da assicurare continuità nel servizio, professionalità e competenza, e così offrire opportunità di lavoro ai residenti locali.

Comunque, sia i visitatori che si fermano qualche giorno che i volontari, sono i benvenuti

Profilo del volontario

Abbiamo sempre avuto un certo numero di volontari che si alternano nel darci una mano nel nostro lavoro quotidiano con i bambini. Si creano situazioni e rapporti nuovi sia con i bambini che col personale in servizio.

È importante anche semplicemente ‘stare’ con i bambini. È una esperienza che tocca nel profondo. È opportuno perciò che il volontario programmi una permanenza di almeno un mese. È particolamente utile anche se non necessario avere una preparazione educativa o psicologica nel seguire i bambini.

Tutti i bambini parlano inglese quindi è necessaria una minima conoscenza di questa lingua . Se hai competenze in particolari mansioni che ci sono utili, per esempio pianificazione della costruzione e gestione dei progetti, capacità di carattere pratico, tecnico o artigianale o pubbliche relazioni, sei particolarmente benvenuto per darci una mano.

Coloro che si sono specializzati in campo medico o paramedico possono dare un utile contributo nella Clinica Vanaprastha e arricchire la propria formazione confrontandosi con una realtà sanitaria diversa. Per questi casi di competenze specifiche è opportuno presentare una proposta, che discuteremo insieme e che verrà pianificata nei tempi necessari secondo le esigenze del volontario e di Vanaprastha.

Non necessariamente si deve venire in India. VANAPRASTHA INTERNATIONAL ONLUS è una realtà italiana, che ha bisogno di persone esperte in pubbliche relazioni, persone piene di entusiasmo e di iniziativa che portino idee nuove nella diffusione e nella creazione di eventi di sostegno.

In ogni caso, contatta Vanaprastha International Onlus

Leggere con Attenzione!

Fare il volontario è un’esperienza di gioia e di crescita personale. A quest’immagine vera ma non completa è importante aggiungere alcune informazioni…
Il volontario a Vanaprastha si confronta con una cultura e un modo di pensare molto diverso dal proprio. Le principali dinamiche sociali vengono accentuate anche dal fatto che Vanaprastha opera in una zona rurale molto legata alla cultura tradizionale.
E’ poco servita da normali fonti di comunicazione (giornali, tv, internet). Normalmente al volontario, se non ha già concordato un compito specifico, viene consigliato, secondo le proprie capacità e iniziative, di seguire i bambini della Casa dei Bambini dal mattino, quando si alzano, fino a sera. Quindi i volontari hanno massima libertà di concretizzare in modo creativo il loro desiderio di aiutare.
Allo stesso tempo ciò che i volontari fanno è importante che sia costruttivo e integrato nella situazione reale. Per questo motivo eventuali iniziative sono ben accette, ma si richiede sempre prima dell’attuazione di confrontarsi con il management di Vanaprastha. Spesso iniziative o proposte che sembrano opportune, in realtà derivano dalla nostra cultura occidentale e non sono adatte alla realtà indiana, che può risultare incomprensibile, ma comunque va accettata e rispettata.
Esiste la possibilità che il volontario trascorra durante la permanenza delle giornate senza che qualcuno gli assegni degli incarichi. Non è previsto che i volontari vengano seguiti passo per passo, ora dopo ora durante la loro permanenza a Vanaprastha. Inoltre, non si possono assegnare incarichi ai volontari solo per farli sentire utili e in pace se non per migliorare lo stato delle cose.
La possibilità di trascorrere del tempo con i bambini c’è sempre, ma bisogna tener presente che in settimana gran parte della giornata la trascorrono a scuola. Pertanto, consigliamo a tutti coloro interessati a fare un’esperienza di volontariato di prepararsi psicologicamente ad un’esperienza carica di emozioni, sia belle che meno belle, all’impatto del passaggio dalla vita frenetica occidentale al ritmo lento delle giornate in cui non si riesce a individuare un’attività da portare avanti, a vivere momenti di intenso contatto e momenti di solitudine, a essere aperti alla realtà di bambini e di ragazzi che con storie diverse, alcune molte tragiche altre meno, sono capaci di trasmettere tanto solamente attraverso la loro vitalità e i loro sorrisi.
Succede che il volontario si senta a volte esaltato e a volte turbato da esperienze molto forti. È fondamentale che riesca a interiorizzarle e farne motivo di crescita personale e infine valorizzarle con gratitudine come dono ricevuto. Fare il volontario a Vanaprastha è un’esperienza di SHANTIMARGA. Si ha la possibilità di contattare il proprio essere interiore aiutando persone in difficoltà. A chi soprattutto ha viaggiato poco lontano da casa consigliamo di prepararsi anche a questo tipo di viaggio interiore. A chi invece è consapevole di soffrire di disturbi nervosi o della personalità anche rari od occasionali, come assumere comportamenti particolarmente violenti o antisociali, chiediamo di segnalarci responsabilmente nel dettaglio la propria situazione, in modo da poter valutare con obiettività l’opportunità. La sicurezza e il benessere dei bambini è certamente la priorità assoluta.
Ci viene chiesto : “quanto costa?”. Vanaprastha è una NGO che non ha scopo di lucro. Vive dell’aiuto dei volontari e degli amici che hanno creduto, e credono, nel progetto e nella Missione di Vanaprastha. Ai volontari viene offerto gratuitamente pernottamento, utenze e cibo, perché quello che i volontari possono portare a noi con le loro capacità, la loro esperienza e la loro dedizione ha per noi un valore inestimabile. Li accogliamo tutti con amore e tutti con lo stesso sorriso. È responsabilità individuale decidere se, quando e come, sostenere la causa con un contributo o altro, permettendo anche ad altri volontari di beneficiare dello stesso trattamento. A ognuno, alla fine dell’esperienza all’interno di Vanaprastha, si chiede di ripensare a ciò che hanno vissuto, alle persone con cui hanno condiviso l’esperienza e soprattutto al futuro di quest’ultime. E chiediamo sempre di ripartire lasciandoci le loro opinioni e le loro impressioni sia positive che negative.

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